SIGNORINI Telemaco

Telemaco Signorini nasce a Firenze il 18 agosto 1835.
signorini_tDopo aver frequentato i corsi di disegno del nudo all’Accademia di Belle Arti fiorentina, e aver dipinto dal vero con Odoardo Borrani e Vincenzo Cabianca, iniziò a frequentare il caffè Michelangelo.
Nel 1858 si recò a La Spezia alla ricerca di un ambiente visivo che gli rendesse più facile, nel diretto rapporto con il “vero”, la definizione di quel netto contrasto tra luce ed ombre capace di individuare la macchia come elemento grammaticale dell’opera.
Nel 1859 partecipò agli eventi militari dell’epoca e partì per il fronte.
Tornato nel 1860 iniziò a sperimentare con Vincenzo Cabianca un metodo scientificamente analitico per la resa pittorica dei valori cromatici e luminosi, dipingendo dal vero nella campagna di Montelupo e a La Spezia e ritornando sui luoghi delle battaglie dell’anno precedente.
Nel 1861 a Parigi conobbe personalmente l’anziano Corot e si interessò alla pittura di paesaggio. Nello stesso anno si recò a Castiglioncello, in Toscana, con Martelli Abbati e Tedesco, in occasione della prima visita alla tenuta.
Nel 1862 si consolidò l’amicizia con Silvestro Lega, insieme al quale dipinse a Piagentina. Nel 1865 si impegnò con energia anche nel tema sociale, col dipinto famoso del “Salone delle agitate in S. Bonifazio”, ambientato in un manicomio di Firenze.
Nel 1867 fondò con il critico Diego Martelli “Il Gazzettino delle Arti e del Disegno” e vi collaborò attivamente.
Nel 1871 si recò a Roma e a Napoli con Adriano Cecioni e Giuseppe De Nittis.
Soggiornò più volte a Parigi e a Londra a partire dal 1873.
Muore a Firenze il 10 febbraio 1901.