DE MARTINO Giovanni
Giovanni De Martino nasce a Napoli nel gennaio del 1870. Si formò presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli sotto la guida di Stanislao Lista, Gioacchino Toma ed Achille D’Orsi, da quest’ultimo apprende la capacità di ritrarre i particolari più veristici utilizzandoli su soggetti molto giovani.
Giovanissimo soggiornò a Parigi dove eseguì gruppi scultorei di piccole dimensioni e dove, nel 1900, vinse un premio con la scultura in bronzo Pescatore di locuste.
Rientrato a Napoli produsse sculture raffiguranti tipi caratteristici napoletani, in specie monelli e giovani pescatori, soggetti già molto amati dal suo maestro Achille D’Orsi e da Vincenzo Gemito. In seguito il tema dominante nella sua produzione fu il mondo dell’infanzia, in particolar modo furono rappresentati nelle sue opere bambini pensosi, tristi, scarni sul cui volto affioravano i segni dell’abbandono, della sofferenza. Espose a Napoli dal 1892, a Parigi nel 1900 e nel 1901, a Pietroburgo nel 1902, a Roma nel 1903, a Venezia nel 1905 e successivamente nel 1922, nel 1924 e nel 1928, a Monaco e a Rimini nel 1909. Fu poi presente nel 1910 alla Promotrice di Belle Arti di Napoli, alla Fiorentina Primaverile del 1922. I suoi temi adolescenziali e infantili sono resi con un’efficacia tanto straordinaria che lo stesso Benito Mussolini ne restò affascinato in occasione della Quadriennale Romana nel 1931; proprio negli anni del fascismo De Martino si rende conto dell’importanza che l’aspetto fisico dell’uomo riveste per il regime, e crea quindi ritratti di giovani più muscolosi e gagliardi, con espressioni sicure, sorridenti e allo stesso tempo pervase da un’aria di sfida. Nel 1916 fu acquistata, dalla Galleria regionale d’Arte Moderna dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, una scultura intitolata Bimba pensosa.
De Martino muore a Napoli nel 1935.