PELLIZZA da VOLPEDO Giuseppe

Giuseppe Pellizza Da Volpedo nasce a Volpedo (Alessandria) il 28 luglio 1868.
pellizzadavolpedoFra il 1884 e il 1887 frequentò a Milano, l’Accademia di Brera, sotto la guida di R. Casnedi, L. Bisi, G. Strambio, G. Bertini, A. Borghi e F. Barzaghi, studiando contemporaneamente copia dal vero presso lo studio di G. Puricelli.
Nel 1884 si iscrisse anche alla Scuola Superiore d’Arte per la professione di scultore, nonché alla Famiglia Artistica, nell’ambito della quale sperimentò i procedimenti di incisione all’acquaforte e in litografia.
Esordì all’annuale di Brera del 1885 e nel 1886-1887 si esercitò nella copia dal vero su modelli viventi presso lo studio di P. Sanquirico.
Nel 1888 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu allievo di G. Fattori e strinse amicizia con P. Nomellini e G. Micheli. Al fine di perfezionarsi nello studio della figura umana frequentò successivamente i corsi di C. Tallone all’Accademia Carrara di Bergamo.
Nel 1889 visitò l’Esposizione Universale di Parigi, confermando l’attrazione per i temi rurali e per la necessità di studiare e operare dal vero, prestando particolare attenzione agli effetti di luce. Ritornò definitivamente a Volpedo ed iniziò a dipingere en plein air, dedicandosi anche al ritratto.
Partecipò alle esposizioni delle Promotrici di Firenze e Torino e, nel 1892, all’importante Mostra Italo-Americana di Genova.
Nel 1898 presentò all’Esposizione Nazionale di Torino Lo specchio della vita.
La sua interpretazione del Divisionismo si accompagnava ad un metodo di lavoro che lo portava a misurarsi più volte con uno stesso soggetto, come avviene in Il Quarto Stato (1898-1901), grande tela alla quale dedicò dieci anni di sforzi, ispirata al progredire delle condizioni di vita del ceto contadino.
Dal 1902 intensificò il suo interesse per le vedute di paesaggio.
Muore tragicamente Il 14 giugno 1907.