Gio’ Pomodoro – Articolo Corriere di Torino

https://torino.corriere.it/notizie/cultura/24_settembre_12/gio-pomodoro-da-sole-aerospazio-al-legame-con-le-gallerie-di-torino-d38b33bc-e9c4-42dd-9ca8-6d433b613xlk.shtml

 

Archivio Generale Marco LODOLA presso Berman

L’Archivio dell’Artista Marco Lodola (Dorno-PV,1955) è stato affidato alla Galleria d’arte Berman di Torino a cura di Barbara Beretta dal 15 ottobre 2024.

Saranno rilasciati certificati numerati e firmati dall’artista MARCO LODOLA.

I collezionisti in possesso delle opere dell’artista si mettano in contatto con la Galleria Berman:

  • via e-mail: archivi@galleriaberman.it
  • e Raccomandata Ricevuta di Ritorno all’indirizzo di Via Arcivescovado,9 – 10121 Torino –per inoltrare la Vostra documentazione.

Inoltre:

presso la sede della Galleria Berman, la Sig.ra Barbara Beretta prende in esame e registra le opere per l’autenticazione e l’archiviazione. Le foto autenticate, firmate dall’artista, saranno spedite mezzo Raccomandata Ricevuta di Ritorno.

Il collezionista deve fornire le fotografie dell’opera.

E’ necessario inviare alla Galleria d’Arte il seguente materiale di qualità professionale:

  • 3 stampe in ALTA DEFINIZIONE (300DPI) a colori 18×24 cm del FRONTE dell’opera + file in JPG e TIF
  • 3 stampe in ALTA DEFINIZIONE (300DPI) a colori 18×24 cm del RETRO dell’opera + file in JPG e TIF
  • Modulo di richiesta Archiviazione e/o Autenticazione totalmente compilato e firmato dal proprietario dell’opera
  • copia di eventuali altri documenti come pubblicazioni.

Non si avvieranno pratiche di archiviazione/ di opere accompagnate da moduli incompleti e qualora il materiale fotografico non corrisponda ai parametri sopra indicati o non risulti di qualità adeguata.

MARCO LODOLA e la Galleria Berman rilasceranno l’autentica solo dopo l’esame del materiale fotografico e la sua relativa documentazione pervenuta, con tempi e modalità da stabilire di caso in caso.

Il certificato verrà rilasciato solo dopo il pagamento della fatturazione da effettuarsi mezzo bonifico bancario.

Quando richiesto, le opere dovranno essere consegnate e lasciate a disposizione il tempo necessario al loro esame.

 

Il costo per ogni autenticazione/ archiviazione dell’opera richiesta:

Carte è di €. 130,00 (Euro centotrenta/00) IVA compresa.
Tele è di €. 220,00 (Euro duecentoventi/00) IVA compresa.
Smalti su perpex è di €. 250,00 (Euro duecentocinquanta/00) IVA.compresa
Luminose è di €. 360,00 (Euro trecentosessanta/00) IVA compresa.

 

Modulo da COMPILARE per la RICHIESTA

 

ORARI : SEDE VIA ARCIVESCOVADO 9, TORINO

Rassegna opere 800-900 e contemporaneo

Rassegna opere di 800 – 900 e contemporaneo

VELLANO Biagio

 

<< Biagio Vellano (Trino-VC-1928; Brusaschetto-Al-2008)

era un uomo di bell’aspetto; un designer ed un arredatore di talento; uno spirito introspettivo e coltissimo; un filosofo che amava la vita; un appassionato di archeologia e di musica di jazz; un innamorato rispettoso del creato e dell’Arte nella sua forma più alta e più pura.

Mai influenzato dalla materia di partenza, bensì soltanto dalla “materia” ri-creata, l’artista Biagio Vellano usa liberamente qualsiasi tecnica possa corrispondergli: la pittura ad olio tradizionale; i fondi serigrafici stampati che riprende con diverse tipologie di pastelli, polverosi o cerosi e i materici, le opere che costituiscono l’aspetto peculiare della sua creazione artistica. Nel momento della massima creatività delle avanguardie, l’artista indaga con tutto sé stesso il modo di ri-fare la natura che da sempre ha catturato con gli occhi e con gli obbiettivi della sua macchina fotografica. Nascono così le opere più straordinarie di Biagio Vellano, uniche ed irripetibili, quelle che lo individueranno per sempre nel firmamento della storia dell’Arte: i materici.

Se infatti i pastelli sono colore e luce; i materici sono materia e ombra: un microcosmo; una natura ricreata. Sono ricami di materia colata; di parti sporgenti; ammassi di plastiche combuste con il cannello e lavorate ancora incandescenti, per ricreare rocce, ghiacciai, fondali marini, fango e terra calpestata. L’artista bruciava strati su strati di plastiche e colature di vinavil mentre le esalazioni nere ardevano nei suoi polmoni. La cosa più terribile è che sapeva a cosa stava andando incontro…

Ma l’Arte non si può fermare: solo così nascono i veri capolavori…>>

 

Carla Bertone

INAUGURAZIONE MOSTRA GIOVANNA FRA

FRA Giovanna

G.FRA – Hashtag, 2019, digital texture e acrilico su tela, cm 80 x 80

Giovanna Fra nasce a Pavia dove vive e lavora.

Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, preparando una tesi su John Cage ed il rapporto tra arte e musica nel ‘900, nel contempo studia restauro conservativo tra Milano e Venezia.
La prima esposizione avviene ancora studente dell’Accademia, nel 1991 presso lo storico Bar Jamaica di Brera a Milano.
Con Ipergrafie (2014) e successivamente Texture (2016) ha origine una nuova sperimentazione tecnica. Fotografia digitale e pittura si evolvono in un nuovo percorso.
Tra le principali mostre in sedi pubbliche e private si segnalano: “Rumore bianco” Chiesa dei S. Ambrogio e Bellino di Vicenza. “Fugaci cromie” Palazzo del Broletto di Pavia. “Arte aniconica” Casa del Mantegna a Mantova. “Carte italiane” Istituto Borges, Buenos Aires. “Dialogo tra generazioni, dal Futurismo ai giorni nostri” Ambasciata Italiana, Il Cairo. “Quattro volti” Istituto Italiano di Bruxelles. “Michelangelo oggi” Westend Galerie, Francoforte. “Texture” Mondadori Store Duomo a Milano, nello stesso anno espone “Fil Rouge” presso la V.I.U. Isola di San Servolo nell’ambito della Biennale di Architettura a Venezia. Nel 2015 è invitata alla manifestazione di beneficenza Convivio a Milano e alla collettiva “Nothing is real” M.A.O (Museo d’Arte Orientale) Torino, segue la personale “Lo Do La Fra” a Palazzo Coveri, Firenze. In occasione della personale “Paesaggi sonori” alla Galleria Rotta Farinelli di Genova presenta il Catalogo (Skira ed.) a cura di Luca Beatrice e Vittorio Sgarbi, nello stesso ambito viene collocata una sua scultura “Colonna picta” nel Museo del Parco di Portofino. Nel 2016 presenta la mostra “Texture” presso il Museo Nazionale d’Albania di Tirana e partecipa alla collettiva “The Real Face” a Villa Faravelli ad Imperia e presso ArteAriston Gallery di Sanremo, un omaggio alla figura di David Bowie. Sue personali alla Galleria Armanda Gori di Prato e al Centro Steccata di Parma. Diverse le collaborazioni con gallerie di Brescia, Milano e Bari, con le quali presenzia a numerose Fiere d’arte italiane, tra le quali Parma, Pavia, Piacenza, Forlì e Genova. Recenti sono installazioni di opere Light Art dal titolo Sovraesposti, al Castello Visconteo di Pavia e nell’ambito del Festival estivo presso la Fortezza Santa Barbara di Pistoia, capitale della cultura italiana 2017.
Presso Palazzo Vetus di Alessandria rende omaggio a Luigi Tenco “Se stasera siamo qui” insieme ad un intervento musicale di Enzo Iacchetti, mentre a Villa Medici del Vascello di San Giovanni in Croce(CR), viene allestita un intera sala di opere dedicate alla figura di Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino di Leonardo. Nel 2018 presenta una mostra personale all’interno dello storico jazz club Blue Note di Milano dal titolo “Yellow, Red and Bluenote”.
Questo stesso anno durante la 57’ edizione della Biennale di Venezia, partecipa al Friendschip project presso il Padiglione Nazionale della Repubblica di San Marino.
“Tempus-Time” è il titolo della mostra all’interno della Reggia di Caserta, inaugurata nel mese di giugno del 2018, accompagnata da un catalogo a cura di Luca Beatrice (Skira ed.).
Nel 2019 partecipa alla 58’ Biennale di Venezia (Padiglione Repubblica San Marino) presso Palazzo Bollani, dove allestisce una personale dal titolo “Timelapse”.
Nell’ottobre dello stesso anno, a cura di Vincenzo Sanfo, espone presso Aula Picta di Barolo (CN) una serie di dipinti in “dialogo tra segno e colore” con l’opera del grande artista catalano Joan Mirò.
Nel 2020 partecipa ad un nuovo progetto digitale dal titolo “#Distanzazero”con la direzione artistica di Alberto Bartalini in collaborazione con Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli presso Lajatico.
Al Museo di Villa Croce di Genova partecipa ad Arte Jeans, storia di un mito. Nello stesso anno è presente a Biennale Light Art di Mantova alla Casa del Mantegna con un lavoro luminoso.
“Timeandlight” è il titolo della mostra personale presso la palazzina Storica di Riva del Garda.
Nel 2022 inaugura in sei Comuni del Roero la mostra diffusa “Earth and rise, la ceramica dei grandi maestri”.
Partecipa alla grande mostra “Miti, eroine e ribelli” a cura di Pierluigi Carofano, Tamara Cini e Mediatica, presso il Convitto delle Arti di Noto (SR).
Attraverso il gruppo Avangart, alcuni suoi lavori sono stati utilizzati per scenografie di Film e sceneggiati televisivi come L’Amica Geniale, Bastardi a mano armata, Gomorra ed il thriller ambientato tra Roma ed Emirati Arabi, Gold Diggers.
In occasione della riapertura degli Horti Borromaici a Pavia, viene installata “Timelapse” una grande opera a parete all’interno dello spazio ExtraArt dove rimarrà collocata in modo permanente, nello stesso anno allestisce una mostra promossa da Soroptimist, Tracce di Adelaide nella biblioteca Sala Teresiana dell’Università di Pavia.